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Addolcitori per acqua. Detrazione fiscale e prezzi.

Addolcitori per acqua e la detrazione del 50%. Quando e come detrarre la spesa.

Gli addolcitori per acqua sono l’efficace sistema per ridurre il calcare ed evitare incrostazioni che possono rovinare gli elettrodomestici e le caldaie delle nostre case.

Un addolcitore è costituito da una bombola in vetroresina riempita di resine cationiche forti in grado di trattenere il calcare rilasciando un’acqua più dolce. Il processo di addolcimento viene intervallato dalle fasi di rigenerazione. Questo processo, avviato automaticamente dall’addolcitore, consente di rigenerare le resine sature di calcare grazie ad una salamoia presente all’interno del sistema.

La rigenerazione può avvenire in due casi specifici: al raggiungimento dei giorni impostati tra una rigenerazione e l’altra (rigenerazione a tempo) oppure al raggiungimento dei metri cubi impostati (rigenerazione a volume).

L’addolcitore, dunque, installato a monte dell’impianto domestico, permette di avere acqua dolce ed impedisce la formazione di incrostazioni nelle tubature e negli elettrodomestici. Facile da gestire, un addolcitore può essere installato in ambienti molto piccoli grazie alle dimensioni ridotte di alcuni modelli in commercio. A tempo o a volume, le valvole degli addolcitori sono progettate per garantire alte prestazioni e sempre più bassi consumi di acqua e sale ad ogni rigenerazione.

Facciamo un esempio. La nostra signora Maria è sempre più convinta di acquistare un addolcitore e si rivolge al suo idraulico di fiducia il quale le consiglia di effettuare una modifica nell’impianto idrico del suo immobile per prevedere l’installazione del sistema di addolcimento.

La signora Maria, con un occhio verso il risparmio, cerca una soluzione per poter effettuare i lavori suggeriti dal suo idraulico ed installare l’addolcitore senza dover spendere molti soldi.

Una soluzione per la signora Maria è usufruire della detrazione fiscale del 50% per le ristrutturazioni edilizie.

Addolcitori di acqua e la detrazione fiscale. Quando è possibile usufruirne.

Gli addolcitori per acqua, come dicevamo, possono rientrare nella detrazione fiscale del 50% per le ristrutturazioni edilizie. Tuttavia, l’installazione di un addolcitore deve rientrare in uno specifico ambito. L’Agenzia delle Entrate nella circolare 20/E del 2011, al paragrafo 2.3, ci indica che gli addolcitori ad uso domestico per abbattere il calcare possono usufruire della detrazione IRPEF solo comporta modificazioni strutturali integranti opere di manutenzione straordinaria dell’abitazione e/o degli impianti relativi, come definite dalla circolare n. 57/E del 24 febbraio 1998 al par. 3.4.

Quindi, gli addolcitori possono rientrare nella detrazione fiscale nel caso in cui ci sia manutenzione straordinaria in corso.

Cosa si intende per manutenzione straordinaria?

La circolare 57/E del 24 febbraio del 1998 ci dice che “Gli interventi di manutenzione straordinaria riguardano le opere e le modifiche necessarie per rinnovare e sostituire parti anche strutturali degli edifici, nonché per realizzare ed integrare i servizi igienico-sanitari e tecnologici, sempre che non alterino i volumi e le superfici delle singole unita’ immobiliari e non comportino modifiche alle destinazioni d’uso. La manutenzione straordinaria si riferisce ad interventi, anche di carattere innovativo, di natura edilizia ed impiantistica finalizzati a mantenere in efficienza ed adeguare all’uso corrente l’edificio e le singole unita’ immobiliari, senza alterazione della situazione planimetrica e tipologica preesistente, e con il rispetto della superficie, della volumetria e della destinazione d’uso. La categoria di intervento corrisponde quindi al criterio della innovazione nel rispetto dell’immobile esistente.

Quindi un addolcitore può rientrare nella detrazione fiscale solo se rientrante in una manutenzione straordinaria che preveda modificazioni strutturali integranti opere di manutenzione straordinaria dell’abitazione e/o degli impianti relativi.

Per semplificare, un addolcitore può essere detratto nel caso in cui rientri in un intervento più ampio consistente in:

– Rifacimento di impianti termico-idraulico;

– Rifacimento o ampliamento di bagni e cucine;

– Spostamento di tramezzi interni.

La signora Maria può, dunque, accedere alla detrazione fiscale grazie all’intervento di manutenzione straordinaria riguardante la modifica del suo impianto idrico e l’installazione di un addolcitore da parte del suo idraulico di fiducia.

I prezzi degli addolcitori di acqua

Gli addolcitori possono godere della detrazione fiscale. Ma quanto costa un addolcitore?

Esistono molte variabili che possono incidere sul prezzo di un addolcitore. Il più importante è la quantità di resina. Un addolcitore con 6 litri di resina costa sensibilmente meno rispetto ad un addolcitore da 30 litri resina.

Altro elemento che incide sul prezzo dell’addolcitore è la valvola montata a bordo. In commercio esistono varie tipologia, tutte valide, che differiscono per tecnologia montata e prestazioni di utilizzo. Infatti, alcune valvole sono in grado di abbattere i consumi di acqua e sale ad ogni rigenerazione. Inoltre, alcune valvole sono in grado di erogare acqua addolcita con rigenerazioni molto rapide (15 minuti contro una media di 60 minuti).

Gli addolcitori, come sappiamo, effettuano delle rigenerazioni, di solito impostate alle 2 di notte. Perché? Durante la rigenerazione l’addolcitore non fornisce acqua addolcita e, verosimilmente, alle 2 del mattino è difficile che ci sia una richiesta d’acqua. Anche in questo caso, esistono delle soluzioni più performanti, ed anche più costose, che consentono di avere acqua addolcita costantemente. Tutto questo grazie alla presenza di una doppia bombola contenente resina. All’esaurimento di una bombola entra in funzione la seconda bombola in grado di continuare l’erogazione di acqua addolcita consentendo, nel frattempo, alle resine della prima bombola di rigenerarsi.

In base al portale GuidaAcquisti.net, l’addolcitore più venduto è il Parkin 30 litri resina, il migliore per rapporto qualità/prezzo, in grado di erogare 4,8 m3 in presenza di 35°f da abbattere. Questo addolcitore, ideale per famiglie di 6-8 persone, comprensivo di produttore di cloro e filtro da installare a monte del sistema, viene venduto ad € 759,00 iva e spedizioni incluse.

In caso ci sia necessità di portate inferiori, in abitazioni da 2 a 4 persone, possono essere presi in considerazione gli addolcitori Parkin da 12,5 litri o Parkin 18 litri resina, rispettivamente venduti a € 644,00 e € 719,00.

Come si può vedere, il costo di un addolcitore è molto contenuto rispetto ai benefici che si possono ottenere grazie ad una sua installazione.

La signora Maria si chiederà “Ma quanto dura un addolcitore?”. La risposta è intorno ai 10 – 15 anni se regolarmente manutenuto e se si utilizza un sale di buona qualità e con pochi residui. Ovviamente, è una stima che non prende in considerazione la qualità dell’acqua in ingresso e il luogo di installazione.

Quindi, l’addolcitore è un sistema indispensabile in situazioni in cui sia presente un’alta concentrazione di calcare. Poco dispendioso, può usufruire della detrazione fiscale del 50% per le ristrutturazioni edilizie se installato nell’ambito di una manutenzione straordinaria.

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